Guardiagrele a Mostoles grazie al "Progetto Comenius".

Anche quest'anno i ragazzi del Liceo Scientifico sono entrati in diretto contatto la cultura europea grazie ai finanziamenti Ue.

08/06/2013
Comunicati Stampa
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Altri otto ragazzi del Liceo Scientifico di Guardiagrele, Simone Valente, Emanuele Marcantonio, Giuseppe Masciarelli, Anastasia Bucciarelli, Grazia Ranieri, Martina Caniglia, Denise Adorante e Gaia Di Federico, sono stati coinvolti nello scambio culturale previsto dal “Progetto Comenius”, grazie al finanziamento dell’Unione Europea ottenuto nel 2012 dall’Istituto Omnicomprensivo Statale “Nicola da Guardiagrele”.

Si è così realizzato, per la seconda volta dopo l’esperienza in Slovacchia del settembre scorso, l’obiettivo fondamentale di permettere il contatto fra studenti di diverse nazionalità e culture europee, così da rafforzarne il legame e farli sentire non più solamente rappresentanti degli Stati coinvolti - Italia, Spagna, Polonia, Slovacchia e Danimarca - ma cittadini Europei a tutti gli effetti.

I ragazzi hanno vissuto questa avventura dall’11 al 16 Aprile 2013; ad attenderli, al loro arrivo a Mostoles (Spagna), una città di circa 300mila abitanti, c’erano i loro coetanei spagnoli, con le famiglie, pronti ad ospitarli. Dopo l’ accoglienza iniziale, i vari gruppi internazionali hanno visitato insieme la città di Madrid e il Museo del Prado, Segovia, l’Università Rey Juan Carlos e la cittadina di Toledo, sempre accompagnati da una piacevole atmosfera di amicizia e ospitalità, che ha fatto superare facilmente le normali difficoltà linguistiche.
Ma non è stata solo una gita di piacere. Dal punto di vista didattico l’oggetto dell’incontro internazionale è stato focalizzato sulla necessità di sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori riguardo al metodo della ricerca scientifica. Così, oltre alle visite turistiche, sono state dedicate diverse ore all’approfondimento dell’argomento e alla condivisione dei progetti realizzati durante l’anno scolastico dalle singole scuole.

I giudizi dei partecipanti sono tuttora entusiastici. “Un’esperienza formativa, fondamentale per capire il concetto di cittadinanza europea” dichiara Simone Valente. “Si sono formati legami con altri ragazzi che all’inizio pensavo fossero impossibili. Ora li aspetto qui in Italia!”. Allo stesso modo si esprime Emanuele Marcantonio: “Abbiamo vissuto un’avventura unica e irripetibile, che ci ha coinvolti, stupiti e formati. Il rapporto che si è instaurato con gli altri mi ha aiutato a crescere e a imparare cose sempre nuove. Spero che, quando verranno qui da noi, riusciremo a trasmettere loro le stesse emozioni.” Secondo Giuseppe Masciarelli “E’ proprio vero che un luogo è gradevole e bello se lo sono le persone che vi vivono”. E aggiunge: “ragazzi fantastici che sono stati parte integrante della nostra esperienza e che ci hanno fatto sentire “a casa”, trattandoci come fratelli. Spero che in Italia potremo regalare loro le stesse emozioni trasmesseci.”

“Quando ci è stato chiesto di partecipare a questo progetto” dice Anastasia Bucciarelli, “non avrei mai pensato di affrontare e vivere un’esperienza come questa, decisamente la più bella, istruttiva e unica della mia vita. Conoscere ragazzi di altre città, la loro cultura, il loro modo di vivere e il loro calore, è stato semplicemente favoloso. Che dire, ora ho nuovi amici con i quali ho legato molto e che non vedo l’ora di rivedere, questa volta in Italia però!”. Il suo giudizio concorda con quello di Grazia Ranieri che sostiene: “E’ stata un’esperienza fantastica, importante e costruttiva, ricca di solidarietà e amicizie. La famiglia che mi ha ospitata mi ha accolta come una figlia, dicendomi: “questa è casa tua!” ed è la cosa che mi ha maggiormente colpita e commossa. I ragazzi sono stati grandi, non vedo l’ora di rivederli.”

“Che dire?” si chiede Martina Caniglia, “Non so da dove cominciare: è stata un’esperienza bellissima che rifarei senza dubbio; penso che queste sono cose che nella vita capitano poche volte e bisogna coglierle al volo. Mi sono divertita tantissimo, ho stretto nuove amicizie e soprattutto ho capito l’importanza della conoscenza delle lingue straniere. La famiglia che mi ha ospitata è stata gentilissima e accogliente; spero, insieme ai miei amici, di poter ricambiare questa fantastica avventura ai ragazzi che verranno in Italia!” . 

 

 

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