"Amministrazione Comunale, bene in questa prima fase, ma adesso vogliamo di più"

Il comitato "Guardiagrele al centro" sulla questione IMU

14/12/2012
Comunicati Stampa
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"Il Governo Monti, dal momento in cui si è insediato, non ha fatto altro che aumentare la pressione fiscale gettando il paese in una recessiva che mette in pericolo il mantenimento dell'attuale stato sociale.
La leva utilizzata, oltre a quella della tassazione continua, è quella dei tagli agli enti locali che si ripercuotono sui cittadini in termini di costo, qualità e quantità dei servizi erogati.

 


Ad oggi, pende sui cittadini la scadenza del pagamento del saldo Imu, una patrimoniale nascosta che aggredisce la ricchezza accumulata (proprietà immobiliari) non tenendo conto del reddito attuale delle famiglie, e che viene riscossa dai comuni per conto dello stato che ne incassa circa la metà del gettito e che  ha stimato di introitare complessivamente dalle tasche degli Italiani 20 miliardi di Euro.
Abbiamo valutato lo specifico della situazione di Guardiagrele, tenendo conto della penalizzazione che lo stesso ha subito tra tagli diretti ed indiretti, cioè circa 500 mila euro nell' ultimo anno (che diventano poco meno di un milione nell’ultimo biennio).

 


Per ciò che riguarda l'Imu la situazione è la seguente:
l'aliquota sulle prime case è rimasta invariata al minimo previsto da legge, il 4 per mille.
per le aree fabbricabili: di base l'aliquota era 7,6 per mille, ora diventa 8,6 per mille con correttivi sulle zone sottoposte a vincolo idrogeologico e quei terreni per i quali sia impossibile edificare. In questi casi lo strumento è stato quello dell'abbattimento del 99% del valore  imponibile nel primo caso,  e valore imponibile abbattuto del 50% nel secondo.

 


Per gli altri  immobili (seconde abitazioni): l'aliquota è stata portata al massimo, ossia al 10,6 per mille, mentre per gli immobili a destinazione commerciale (uffici, negozi ecc.) la scelta è caduta su una aliquota sotto il livello massimo, ovvero al 10 per mille
Il movimento civico “Guardiagrele al Centro” ritiene che le scelte fatte dall'Amministrazione  Comunale siano equilibrate nell'ottica di un principio di equità sociale laddove si sia deciso di incidere pesantemente sulle seconde case, e non toccare invece l'aliquota sulla prima, a differenza di altri Comuni limitrofi dove la tassazione sulla abitazione principale è stata aumentata.

 


Lodevole la decisione di non tassare l' immobile  principale di chi ha trasferito in modo permanente la propria residenza in casa di cura e l'esenzione per i fabbricati di associazioni che fanno attività sociale, così come quella di prevedere agevolazioni sulle aree di difficile edificabilità.
Compatibilmente con l’entità dei futuri tagli di risorse da applicare ai Comuni, chiediamo all’Amministrazione di valutare, sempre salvaguardando l’equilibrio dei conti comunali, la possibilità di abbassare ulteriormente l'aliquota sulla prima casa, bene che riteniamo vada tutelato non in quanto strumento di misurazione della ricchezza, ma come bene necessario e primario per la vita e la  crescita della famiglia, nonchè di studiare, ove consentito, misure di sostegno agli immobili commerciali, da considerare come beni strumentali per il lavoro delle persone e non come bene rifugio, per cercare di alleviare la già insostenibile pressione fiscale che grava sulle attività medesime.
E' questa la sfida che lanciamo all'amministrazione comunale, pur coscienti dei costanti e incisivi tagli che i comuni, enti in prima linea, subiscono dalle politiche del governo centrale
."

 

 

 

 

 

Il Portavoce del comitato "Guardiagrele al centro"

Geom. Luigi Capuzzi
 

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