Se c’è qualcuno che a Guardiagrele non può parlare di gioco di
squadra, quella persona è proprio Franco Caramanico. Basti pensare che
per quasi 20 anni ha impedito l’unione del centrosinistra guardiese e
che, quando la si è raggiunta, ne è uscito per mettersi a dialogare
con il centrodestra ed attaccare il suo ex partito da cui è stato
candidato ed eletto (dal momento in cui è nato il “circolo” di Sel, su
3 manifesti apparsi nella personale bacheca di Caramanico due erano
contro il Partito Democratico). Chiara la sua intenzione di metterci
all’angolo e poter dettare le regole del gioco nei futuri appuntamenti elettorali.
Sulla questione sanità, a Caramanico che afferma che «le decisioni
finali verranno prese dalla politica regionale», sminuendo quindi le
azioni legali, ricordiamo che sono state proprio queste, promosse dal
gruppo consiliare di opposizione “Guardiagrele il bene in comune” e
sostenute da RC, PD, IDV e SDI ad allungare la vita del SS. Immacolata
di due anni dalla prevista chiusura.
E no, non facciamo squadra con chi il nostro ospedale l’ha sempre
voluto chiudere e l’ha scritto e ribadito in ogni occasione:
Sandro Salvi, consiglio comunale del 21 dicembre 2010: «quale
vocazione medica può avere un ospedale del genere? Allora noi siamo
stati fin dall’inizio contro questo piano operativo, l’abbiamo detto
in molti modi»
L’allora assessore Regionale alla sanità Lanfranco Venturoni, 15
ottobre
2009: «ha confermato che entro l’anno intende portare a termine la
riconversione di cinque piccoli ospedali: Tagliacozzo, Pescina, Gissi,
Casoli, Guardiagrele in strutture per lungodegenti»
Nicoletta Verì, presidente della commissione regionale Affari Sociali
e tutela della salute e coordinatrice sanitaria di istituti (PRIVATI)
di riabilitazione, all’ospedale di Guardiagrele non ha neanche mai pensato.
«Sulla rottamazione degli ospedali di Giulianova, Avezzano, Sulmona,
Vasto e Lanciano, come indicato dall’assessore Venturoni, sono
d’accordo ma prima bisogna valutare i costi delle strutture e quali
entrate ci saranno con gli edifici che saranno venduti».
Per Febbo la sanità è solo una questione elettorale: «Sia per Di
Stefano sia per Febbo, la sconfitta alle amministrative di primavera,
e in particolare la sconfitta nei comuni di Francavilla, Lanciano e
Vasto, sarebbe stata preparata e favorita dai tagli della sanità (tre
dei cinque ospedali da riconvertire sono in provincia di Chieti), che
avrebbero confuso e allontanato quello stesso elettorato che il
centrodestra aveva chiamato a manifestare nel 2007 sotto le finestre
del governatore Ottaviano Del Turco e dell'assessore alla Sanità
Bernardo Mazzocca, all'epoca dei primi tagli dei posti letto».
Zavattaro è stato chiaro: «Perché non abbiamo designato anche
l'ospedale di Guardiagrele a accogliere dei reparti da trasferire
provvisoriamente? La risposta è semplice, perché il Santissima
Immacolata non lo consideriamo più un ospedale, dal momento che
l'abbiamo destinato alla riconversione in Presidio territoriale di
assistenza (Pta). E' vero», annota il manager, «che sono pendenti
ricorsi e sentenze ai Tar ma riempire l'ospedale di Guardiagrele anche
solo in via provvisoria tradirebbe una volontà di ritornare sulle nostre decisioni, volontà che non c'è» (31 agosto 2012).
Solo Franco Caramanico, alla luce di tutto questo e alla ormai ovvia
ricerca di visibilità e di un ruolo politico, poteva scrivere: «Noi
riteniamo importante che oggi, alcuni esponenti del centrodestra che
hanno ruoli e responsabilità di rilievo regionale (come Lanfranco
Venturoni capogruppo del PDL, Nicolettà Verì Presidente della
commissione sanità, Mauro Febbo assessore regionale e FRANCESCO
ZAVATTARO manager Asl Chieti) SI SIANO SCHIERATI A FAVORE DELL’OSPEDALE DI GUARDIAGRELE» (14 agosto 2012).
Riguardo ai comunicati stampa, Sel può anche farne a meno dato che
grazie alla nuova coppia Sel-Sal, sono gli stessi del PDL.
Identica posizione anche riguardo al governo Monti. Caramanico e Salvi
all’attacco del PD perché sostenitori del governo tecnico che ha
impedito all’Italia di subire le stesse sorti della Grecia. Forse però
Caramanico non si è accorto delle trattative tra Bersani e Vendola, o
forse è pronto ad una nuova acrobazia, magari un salto doppio?
Comunicato Stampa
Circolo PD Guardiagrele