Il Comune ritorna da Ecotur con un bilancio lusinghiero di contatti e attività di promozione, indispensabile in questo momento in cui diminuisce il turismo stanziale e fidelizzato in favore di un dinamismo negli spostamenti che richiede una forte attrattiva verso il turista visitatore. Mi sembra il modo migliore per tirare le somme della nostra seconda partecipazione consecutiva alla fiera del turismo-natura la cui 22a edizione s'è tenuta lo scorso fine settimana, dal 13 al 15 aprile, al parco espositivo della Camera di commercio di Chieti. Anche se centrata su natura e paesaggio, Ecotur è una vetrina che sembra tagliata su misura per le pubbliche relazioni che una città d'arte e cultura come la nostra ha la necessità di coltivare, dal momento che abbiamo potuto promuovere le nostre attrattive con la forza di chi si sta impegnando a fondo per affermare l’immagine della nostra città. Nello stand gestito dalla Proloco guardiese su delega del Comune ha trovato posto l'intero campionario della nostra proposta per il visitatore. Oltre alle bellezze immutabili come il centro storico e il paesaggio pedemontano che introduce al Parco Nazionale della Maiella, la nostra offerta di punta è stata centrata quest'anno su patrimonio storico e cultura, operazione resa possibile dalla grande vivacità con la quale Comune, Curia, associazioni e enti come quello della Mostra dell'artigianato artistico hanno dato vita a una rete di musei che in un centro delle dimensioni di Guardiagrele hanno pochi riscontri in Italia. Accanto al museo permanente dell'artigianato artistico, al museo del Duomo, al museo archeologico e al museo del costume, sta nascendo il polo museale civico nel chiostro del municipio, che incorporerà tra gli altri anche l'Antiquarium, pregiata collezione di reperti architettonici provenienti dal nostro centro storico. Ma l'amministrazione guarda anche oltre le attrattive offerte dalla città di Modesto Della Porta, in quanto la sola disponibilità di un patrimonio di arte e cultura non è sufficiente, ma occorre anche un'organizzazione dell'accoglienza all'altezza del mercato turistico attuale, in cui l'imperante formula "mordi e fuggi" può essere rigirata a nostro vantaggio, per esempio con una rete di contatti sistematici da coltivare e ampliare per intercettare i flussi che in Abruzzo, dicono le statistiche, sono in crescita.