Cercare del marcio in un portiere che ha fatto miracoli per salvare la sua squadra si può ed a pensarci è la rete, il grande contenitore, la presunta Bibbia di verità. Un video, un solo spezzone di una partita tesa, sofferta contro una squadra come il Lecce, un gesto liberatorio del Pirata facile da fraintendere in questo clima di sfiducia. Si sa, il calcio è pilotato, sporco e non fa più sognare ma, come si può non leggere le mille sfaccettature di quel gesto liberatorio? Un dire «Dai, ci voleva tanto a chiudere qui la partita?» , versione confermata dal compagno Lucarelli che rassicura con un «Mancano 7, 8 minuti!». Un grande uomo, un grande atleta costretto agli “straordinari” anche in quella partita sofferta, per errori dei giovani Fernandez e Fideleff. Un Pirata che, se avesse imbrogliato, non avrebbe lasciato tracce davanti a 60 telecamere. Un portiere, un uomo solo, che gioca la partita stando lì, accumulando stress, rabbia. Un Napoli – Lecce da guardare dal primo minuto prima di giudicare.