L'Ente Mostra lancia il marchio di qualità per l'Oreficeria Artistica Abruzzese

Il Presidente Gianfranco Marsibilio: "Dopo l'oreficeria, sarà la volta del marchio di tutela della ceramica artistica"

Ufficio Stampa EMAAA - Francesco Blasi
14/11/2011
Comunicati Stampa
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I gioielli abruzzesi d'alta scuola saranno certificati con un marchio di qualità. E' cominciato a Palazzo dell'artigianato, sede dell'Ente Mostra dell'artigianato artistico d'Abruzzo, il cammino verso la registrazione del marchio per la tutela e la promozione delle botteghe orafe della regione e le loro creazioni. L'Ente registrerà il logo e in Regione si provvederà con una delibera di giunta che darà valore di legge al marchio. Questo si è deciso nel corso della prima riunione del comitato tecnico-scientifico in cui siedono fra gli altri il presidente della Mostra Gianfranco Marsibilio e un gruppo di esperti fra cui la storica dell'arte orafa Adriana Gandolfi. Saranno criteri selettivi a determinare il rilascio della certificazione, che verrà regolata dal "Disciplinare di produzione per il settore delle lavorazioni artigianali di qualità e di eccellenza dei metalli preziosi". Si tratta di un documento che stabilisce le condizioni di accesso all'uso del logo, il primo del genere in Abruzzo dopo un tentativo di qualche anno fa poi fallito per l'assenza di un organismo legittimato al rilascio delle concessioni. «A differenza di quel marchio, che non tutelò nessuno in quanto concesso senza la necessaria selezione», spiega Marsibilio, «la nostra iniziativa si prefigge di garantire l'origine, la natura e la qualità dei prodotti attraverso il rispetto di un disciplinare che prevede requisiti produttivi, controlli e sanzioni per tutelare le creazioni e garantire ai consumatori l'acquisto di un prodotto di qualità». Marchio e disciplinare sono figli dell'esperienza maturata in 14 edizioni del concorso biennale di oreficeria. «Analizzando il mercato regionale», osserva il presidente, «più volte ci siamo imbattuti in prodotti venduti come abruzzesi ma provenienti in realtà da distretti dell'arte orafa come Arezzo o Vicenza, rispettabili ma pur sempre distanti dalle peculiarità dell'oreficeria abruzzese, uno dei settori che l'Ente Mostra si prefigge di conservare e promuovere proprio per evitare commistioni subdole che rischiano di azzerare una tradizione vecchia di secoli e con grandi punte creative e tecniche, se pensiamo per esempio alla presentosa e alla filigrana». Dopo l'iter per la registrazione del marchio dell'oreficeria si passerà allo studio di analoghe certificazioni per altre branche dell'artigianato artistico regionale. «Riteniamo che lo stesso andrà fatto per l'arte ceramistica», anticipa Marsibilio, «un altro settore esposto ad ambiguità commerciali da cui deriverebbe un danno al nostro retaggio». Il marchio che distinguerà l'oro abruzzese di qualità sarà presentato nei primi mesi del 2012.

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