Da qualche tempo circolano a Orsogna opuscoli divulgativi, carichi di ironia e satira, dal gusto prettamente politico, dove su talami ipotetici e virtuali, ottavo e nono talamo così son chiamati, sfilano personaggi di spicco della comunità , rappresentati con caricature grottesche. I nomi dei protagonisti ovviamente non sono menzionati, ma si riconoscono perfettamente dalla descrizione che ne è fornita. Questi opuscoli sono stati preparati con cura e meticolosità da un autore ignoto o da un gruppo di autori, sono stati stampati, fotocopiati e spediti per posta a chi forse avesse avuto il piacere di leggerli e di farne tesoro o semplicemente di divulgarne notizia negli ambienti ad hoc. Qualcuno ha avuto il privilegio di leggerli e si è fatto anche qualche risata, ma dietro il riso rimane tanto amaro in bocca. E’ palese che gli opuscoli in questione rappresentino un messaggio di opposizione politica ed è normale che questa esista, ma i modi con cui si esprime sono assai discutibili. Passino i dibattiti, i confronti, le discussioni ovviamente corrette e pacifiche, i messaggi scritti con un pennarello su una piccola bacheca, persino i manifesti funebri dove si piange qualcosa che è morto, ma vietato trascendere e oltrepassare certi limiti, anche per un certo decoro. Bisogna riflettere che innanzitutto esistono delle libertà fondamentali e inalienabili, che sono proprie di ogni individuo e che sono sancite da legislazioni, come la libertà di pensiero, di opinione, di espressione e di perseguire il proprio credo politico, nei termini ovviamente della legalità e della giustizia. I modi con cui un individuo le realizza possono essere opinabili, ma questo costituisce un parere personale e tale deve restare. Ci si chiede perché questi opuscoli siano stati divulgati a pochi eletti, addirittura spediti per posta e non siano stati messi a disposizione dell’intera comunità . Perché non ricorrere allo straordinario mezzo di comunicazione e di conoscenza che è internet? Su Facebook, per esempio, tutta Orsogna è iscritta ed esistono numerosi quotidiani locali on line. Tutto sarebbe stato immediato, veloce e addirittura gratis. Ovviamente non ci si può far scoprire per evitare denunce, ma è facile trincerarsi dietro l’anonimato. Occorre un’opposizione più profonda, ma più leale e sincera. E’ innegabile che l’autore degli opuscoli possieda uno straordinario talento nella descrizione dei personaggi, sia dotato di sottile ironia e di grande arguzia, ma perché non mettere tutto questo al servizio di altro in un paese con troppi bar e luoghi di ritrovo culturale zero, dimenticato persino dal web salvo che non succeda un fatto catastrofico? In un paese in cui certi valori sono scomparsi e si viene etichettati per nulla, queste forme di opposizione sono sterili, vacue e inutili e provocano solo l’ilarità degli stessi personaggi citati. Inoltre nel descrivere accuratamente i difetti delle altre persone, che magari possono essere anche virtù, dipende dai punti di vista, ci si guardi bene allo specchio e, come disse Qualcuno, tanti millenni di anni fa, scagli la prima pietra chi è senza peccato.