Un cocktail in onore di Steve Jobs al “Ghost Pub”

«Stay hungry, stay foolish»

Serena Taraborrelli
13/10/2011
Varie
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Orsogna, spunta sul bancone un nuovo cocktail alla mela verde. Dalla mela di Newton a quella monocromatica di Rob Janoff, il simbolo di un sogno, nato come tradizione in un garage, chiamato “Apple”. E come un software è capace di mescolare pixel dopo pixel, così mescolando ingredienti nasce lo “Steve Jobs”: la creatività in un sorso. Oltre a messaggi e fiori, a Londra si sono depositate per strada mele morsicate; a Napoli, in onore di Jobs, spunta la pizza margherita a forma di mela e l’immancabile statuina per il presepe. Anche gli astronauti, che hanno potuto rompere la monotonia a bordo della stazione spaziale, grazie agli iPod creati da lui, hanno scritto insieme un messaggio di addio. Dal testamento del genio di Cupertino l’incoraggiamento ad avere fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. «Dovete credere in qualcosa, il vostro ombellico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa». Da una rivista, The Whole Earth Catalog, una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l’autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto, le parole «Stay hungry, stay foolish», siate affamati, siate folli. Assaporate ogni sorso della vita come se fosse l’ultimo.

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