Le cascate di San Giovanni, uno degli scorci più suggestivi del Parco della Majella, allegri salti d’acqua che si rincorrono tra le rocce comparendo tra le chiome dei faggi. Una delle mete più gettonate, soprattutto in estate, per i tanti turisti amanti della montagna. Ma anche in questo caso l’amore, la passione, sono concetti opinabili. Così come quando una persona ama un altro essere umano e si presuppone che amore voglia dire dedizione e rispetto, ci si potrebbe chiedere come si faccia a definire amante della montagna chi poi lascia evidenti tracce del suo passaggio in certi posti. Buste di plastica, lattine, bottiglie di vetro, piatti, avanzi di cibo: questa è la condizione in cui versa la Cascata di San Giovanni, così come altri suggestivi posti della nostra montagna. La situazione è stata rilevata da alcuni ragazzi del CAI di Guardiagrele, che in una delle tante passeggiate si sono dovuti amaramente imbattere in scenari poco piacevoli. Una tale situazione non può che portare a fare un monito alle persone che decidono di passare una giornata in montagna per un pic-nic, chiedendo di assumere comportamenti più civili; e una richiesta di maggiore monitoraggio alle autorità preposte.