CHIEDIAMO COERENZA! Da tempo chiediamo coerenza allamministrazione del dr. Salvi, e a tutto il centrodestra, sul proprio operato in Comune e, in particolare, sulla delicata questione della sanità pubblica e del SS. Immacolata. Inutile continuare a nascondere dietro schizofreniche e altalenanti dichiarazioni, a seconda delluditorio che si ha davanti, lincacapità di affrontare la situazione. Ci riferiamo in particolar modo alle parole dellassessore Iezzi che, fervido sostenitore del modello PTA (ambulatori) e della teoria secondo cui la sanità intesa come ricovero, posti letto e ospedalizzazione sia un concetto vecchio e superato per la tutela della salute, sul Centro di ieri, 28 luglio, ci dice che il Pronto Soccorso funziona poco a causa delle carenze nellattività dei reparti. E ormai un anno che noi dellopposizione stiamo cercando di far capire alla maggioranza e alla dirigenza Asl che un pronto soccorso senza reparti e senza un laboratorio analisi e radiologico funzionanti, con le reperibilità, 24 ore su 24, NON PUO ESISTERE! Per questo, e continuiamo a ribadirlo, i nostri ricorsi alla giustizia sono sempre stati improntati al mantenimento di un ospedale per acuti e non, come quelli del centrodestra, incentrati sulla sola salvaguardia del pronto soccorso. Suggeriamo, inoltre, a Sindaco ed Assessore, entrambi medici, di mettersi daccordo anche sul piano sanitario del centrosinistra. A giorni e a voci alterne lo invocano e lo condannano. Esprimiamo poi tutto il nostro rammarico, ed anche rabbia, per lincontro tenutosi presso il Municipio di Guardiagrele il 14 luglio u.s., convocato dal Sindaco, a cui sono stati invitati i Sindaci del territorio, forze politiche non rappresentate in Consiglio Comunale, e dal quale la minoranza è stata esclusa e tenuta alloscuro. La cosa è ancor più grave se si pensa che, in quelloccasione, è stata sottoposta allattenzione degli amministratori la delibera di consiglio emendata da questo gruppo consiliare e approvata allunanimità nella seduta di lunedì 4 luglio. Pare inoltre che, in quella sede, il primo cittadino di Guardiagrele abbia chiesto aiuto ai colleghi sindaci perché arrivato ormai ad una situazione che, per sua stessa ammissione, non è più capace di gestire. Eppure noi la strada gliela avevamo indicata, ma per tutta risposta siamo stati tacciati di «allarmismo e ricerca di visibilità». Lamentiamo anche il fatto che Salvi non abbia mantenuto limpegno preso davanti alla Commissione per la salvaguardia dellospedale, il 23 novembre 2010, di riconvocarla nei primi giorni di dicembre. Commissione da noi voluta e per la quale ci è stata negata, dal Sindaco stesso, listituzionalizzazione. Allincontro del 14 siamo stati esclusi non solo noi, che rappresentiamo la metà degli elettori guardiesi e che siamo in contatto con altre realtà simili, regionali ed extraregionali, ma gli operatori, i sindacati, il TDM e le associazioni, come lAVIS e lAIDO, che pure sono impegnate allinterno del nosocomio guardiese. Noi, coerentemente continuiamo la nostra battaglia per la sanità pubblica e attendiamo fiduciosi lesito delludienza tenutasi oggi a Roma, presso il Consiglio di Stato, e assicuriamo che non daremo tregua agli atti che dovessero, sulla scorta di una legge incostituzionale, sostituire il servizio sanitario con il deserto da un lato e larricchimento delle cliniche private dallaltro. Gruppo consiliare "Guardiagrele il bene in comune"