Fogna Satriana, il sindaco Salvi cerca una soluzione

Chiesto aiuto a Regione e Provincia

Serena Taraborrelli
15/06/2011
Attualità
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Allarme creato dallo scoppio della condotta fognaria a Satriana, nel tratto Guardiagrele-Filetto, dove i liquami scaricano a cielo aperto e finiscono in parte nel torrente Fosso Mulino, i cui argini sono franati più a valle coinvolgendo anche il tratto stradale parallelo al corso d'acqua. Il sindaco Sandro Salvi spiega: «Se fino a qualche giorno fa c'era un'emergenza di carattere idrogeologico e ambientale, ora si profila anche un'emergenza sanitaria a causa dell'alto carico di batteri contenuti nelle acque nere che ormai scorrono a cielo aperto da Satriana fino al Dendalo. Ho scritto a tutti gli enti preposti, dalla Regione alla Provincia, rappresentando la necessità urgente di fondi da stanziare per mettere in sicurezza il pendio di Satriana, da cui partono le condotte interrotte di acque bianche e fogna. Vogliamo che si formi e si attivi in pochi giorni un tavolo tecnico sull'emergenza perché non è più nemmeno il caso di prendere in considerazione i lavori con la formula della somma urgenza a carico del Comune, lavori che avrebbero avuto il duplice effetto negativo di tamponare soltanto temporaneamente una situazione chiaramente poco gestibile per via del dissesto causato dalle frane tra il 2006 e la scorsa settimana (la prima dopo lo scoppio della condotta delle acque piovane), e di abbassare l'attenzione delle istituzioni su un disastro che richiede senza dubbio l'investimento di cifre consistenti». Lavori che vanno fatti in fretta, lavori che il solo Comune non può sostenere.

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