La coerenza: la nemica del Centrodestra

L'opposizione ripercorre in breve quanto acccaduto nella vicenda del S.S Immacolata

Gruppo Consiliare “Guardiagrele il bene in comune”
04/06/2011
Comunicati Stampa
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“ Ieri pomeriggio abbiamo assistito increduli all’ intervento tenuto dall’Ass.re Floriano Iezzi a conclusione della sfilata in difesa dell’ospedale di Casoli; è doveroso, da parte nostra, fare delle precisazioni a riguardo. Quella di ieri era la terza manifestazione organizzata dal Sindaco De Luca in difesa del Consalvi. Noi siamo sempre stati presenti; alla prima presero parte anche esponenti del centrodestra a rappresentare il comune di Guardiagrele , quali il dr. Iezzi ed il geom. Simeone. Alla seconda ci fu l’ordine di scuderia del PDL e quindi nessuno presente; ieri di nuovo l’assessore comunale alla sanità e il presidente del consiglio comunale. Innanzitutto ci chiediamo se il Sindaco Salvi sia proprio allergico ad indossare la fascia per difendere la sanità pubblica ed il nostro nosocomio, dato che ha sempre delegato, anche per il consiglio regionale straordinario della scorsa estate, e per la manifestazione a Tagliacozzo. Forse è meglio non dar tanto fastidio ai vertici del PDL? Ma tornando alla manifestazione, abbiamo sentito l’assessore Iezzi dire ai cittadini di Casoli che l’Amministrazione Salvi e tutto il consiglio comunale, si è da subito e sempre battuto per salvare l’ospedale di Guardiagrele. Che non hanno perso a fare ricorso al TAR pur di andar contro lo scellerato piano operativo di Chiodi e che hanno persino diffidato il presidente della regione dal non rispettare la sentenza del tribunale. Ma l’Assessore guardiese poteva dire queste cose solo ai cittadini casolani, che di ciò che accade nel nostro Comune sanno poco o nulla. Domenica scorsa, infatti, l’Amministrazione comunale, dopo quasi un anno, è scesa in piazza per raccontare ai guardiesi la sua versione dei fatti sulla vicenda ospedale. Noi ricordiamo soltanto che siamo stati i primi e i soli a chiedere gli unici due consigli comunali sul argomento, a diffidare già dallo scorso agosto Chiodi, Zavattaro, Baraldi, Venturoni e Salvi dal procedere allo smantellamento del presidio ospedaliero guardiese. Ricordiamo a Iezzi ed a Salvi che con una lettera del 24.08.2010 invitavamo l’Amministrazione Comunale ad attivarsi per il ricorso al TAR, tale iniziativa fu sconsigliata dall’avv. Russo presso il quale lo stesso sindaco ci convocò sempre nella stessa data. E rammentiamo infine che, sulle pagine del quotidiano “Il Centro”, il primo cittadino parlava dell’inefficienza del SS. Immacolata e dell’inutilità di ogni sua difesa; concetto ribadito più volte anche nelle sedute del consiglio comunale e nelle due commissioni per la salvaguardia dell’ospedale la cui costituzione e convocazione sono dipese unicamente da noi. E ripeteremo fino alla noia che la chiusura del nosocomio guardiese, prevista da Chiodi & C. per il 31 dicembre scorso, è stata scongiurata unicamente grazie al decreto del Consiglio di Stato n. 5679/2010; al quale questo gruppo, si è rivolto ed ha ottenuto perché non si è mai arreso. Ed è grazie a questo decreto che si è aperta la strada, positiva, che ha poi portato alle sentenze favorevoli per i nostri due ricorsi al TAR riguardo la salvaguardia dell’ intero ospedale e di quello della maggioranza per il mantenimento del solo pronto soccorso. Probabilmente, poi, l’Assessore Iezzi ha dimenticato la seduta consiliare del 14.09.2010 in cui noi di minoranza portammo un ‘ordine del giorno con la richiesta della «immediata a sospensione del processo di disattivazione dell’ospedale e dei reparti per acuti», mentre la maggioranza si presentò in aula con un proprio documento (il n. 93 del 13.09.10) dove si elencava ciò che il Sindaco Salvi aveva già otteunuto grazie ad una trattativa con Venturoni, Zavattaro e Baraldi: attivazione immediata della macroarea distrettuale e molteplici attività diagnostiche e specialistiche, sale operatorie, chirurgia ambulatoriale, potenziamento del servizio di Radiologia, Analisi e altri servizi ,(i guardiesi che si rivolgono a Villa Pini e Colalè sono in costante aumento), mantenimento di 118 e Pronto Soccorso H.24, RSA con 20 posti letto, centro residenziale psicoriabilitativo di 20 posti letto , centro diurno per malati di Alzheimer (istituito ora presso Villa Pini) con 10 posti letto, ospedale di comunità con 20 posti letto, trasferimento presso l’ospedale dei Nuclei di Cure Primarie. Nulla di tutto ciò, già definita realtà all’epoca, si è visto a Guardiagrele. In più la maggioranza sottolineava di “non essere contrario per principio alla riorganizzazione del sistema ospedaliero e [...] di essere favorevole al modello di PTA (presidio territoriale di assistenza,chiamasi poliambulatorio)”. In quella seduta di consiglio comunale, per approvare un documento condiviso da entrambe le parti politiche, dovemmo aspettare più di un’ora, perché era proprio l’Assessore Iezzi a non voler inserire nel deliberato la dicitura “ospedale per acuti”, mentre l’Assessore Di Prinzio continuava a dire che loro non potevano fare niente perché tutto era stato già deciso, e il sindaco Salvi taceva. A conferma di questa linea del centrodestra volta a cancellare il SS. Immacolata dalla rete ospedaliera della provincia c’è la Relazione al Piano generale di Sviluppo (n.4 del 28.02.11) in cui si legge testualmente che “la sanità del futuro sarà una sanità del territorio e non una sanità votata al ricovero e quindi all’Ospedale”. Documento che ha ovviamente visto il nostro voto contrario. Le parole di Iezzi oggi e le autocelebrazioni di Salvi dei giorni passati, in cui dichiarava che l’ospedale rimaneva aperto grazie all’azione giudiziaria da loro intrapresa mal si sposano con la realtà dei fatti. E chissà se il giorno in cui l’Assessore alla sanità e il Sindaco si sono recati presso il nostro ospedale, insieme al responsabile dell’ufficio tecnico della ASL, per prendere le misure e decidere dove installare i box dell’imminente poliambulatorio guardiese, pensavano a come mettere in scena la recita di ieri! In ultimo, chiediamo al centrodestra di essere coerenti anche riguardo al piano sanitario del 2008, redatto dal centronisistra e dell’allora Assessore alla Sanità Bernardo Mazzocca. Un documento avversato da chi oggi governa ed allora si trovava all’opposizione (senza esclusione dell’attuale Amministrazione guardiese), definito dal Dr. Salvi come l’origine di tutti i mali del nostro ospedale e che oggi, dopo la sentenza del TAR che proprio a quel programma fa riferimento come soluzione sanitaria adeguata per il territorio della provincia di Chieti, è diventato il vessillo sbandierato senza ritegno alcuno proprio dal primo cittadino guardiesi e dai suoi amici di partito. Non è questo il tempo per parlare di bipartitismo. Ognuno si assuma le proprie responsabilità da politico e da amministratore, e si faccia chiarezza su quanti hanno scritto la parola CHIUSO sulla porta dei piccoli ospedali e su quanti, invece, come noi, come il TDM e tanti cittadini senza bende sugli occhi, con ostinazione e continuità, senza nessuna titubanza né fraintendimento non ha indietreggiato mai per tenerli aperti e funzionanti."

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