“C’è da restare increduli di fronte ad alcune posizioni che emergono nel centrodestra. La Destra non è affatto disponibile ad assecondarle. Ci riferiamo alla questione referendaria. Chi ha detto che sono nostri avversari tutti quegli italiani che si esprimeranno per l’acqua come bene pubblico? Che chi è contro il nucleare sta dall’altra parte del campo? Anche a destra c’è una coscienza ambientalista, soprattutto a destra c’è un’anima sociale indisponibile a tacere quando è il popolo a doversi pronunciare. Il che non vuol dire che tutti i nostri simpatizzanti faranno quel che diciamo noi su centrali e acqua, ma è indubbio che abbiamo il dovere di dare indicazioni di voto. Lo sappiamo che ci sarà chi dirà che sul nucleare non si agisce in base ad un’emozione dopo quanto accaduto in Giappone; ma sappiamo anche che pure l’emozione conta nel consenso popolare. E che comunque ha poco significato mettersi a cincischiare: tutto il mondo ragiona sull’uscita dal nucleare e sarebbe paradossale stabilirvi l’ingresso di un paese che da anni ha scelto la strada opposta. Così come sui due quesiti dell’acqua, li sosteniamo per evitare scorribande su un bene prezioso, che e’ difficile catalogare con le categorie della destra e della sinistra. E’ un bene di tutti, punto e basta. Quanto al quarto quesito, quello sul legittimo impedimento, proponiamo agli elettori di rifiutare la scheda e di non concorrere al quorum: ci pensi il Parlamento a stabilire – se ne è capace – norme eque in materia di giustizia”. Tuona così il Segretario de LA DESTRA di Guardiagrele, Paolo Damiano, dopo la notizia della conferma da parte della Corte di Cassazione del quesito referendario sul nucleare che si aggiunge agli altri su acqua pubblica e legittimo impedimento, su cui gli italiani sono invitati ad esprimersi il 12 e 13 giugno. Con il comunicato, sopra riportato, il Segretario ha voluto spiegare la posizione presa dal suo partito.