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Quando i giornali vanno in vacanza

Ansia da “esodo estivo”: carovane che s’incamminano nel deserto autostradale, tra il biblico e il faceto, per raggiungere la Terra Promessa dal Touring Club.

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Si scrive “esodo” si legge agosto; le partenze degli italiani rappresentano un topos irrinunciabile con tutto il l’inerte bagaglio lessicale correlato. Esodo, dal latino tardo “exodus”, mutuato a sua volta dal greco “exodos”, indica ‘l’uscita da un luogo’ per ragioni morali, religiose, politiche. La tradizione ricorda come episodio fondativo l’uscita degli Ebrei dall’Egitto sotto la guida di Mosè, come racconta l’omonimo libro della Bibbia. Per estensione è passato, nel linguaggio giornalistico, a indicare la partenza in massa di persone: l’esempio più tipico è l’esodo di ferragosto. L’ampliamento semantico, dettato dalle necessità espressive si è imposto nelle abitudini linguistiche dei giornalisti, probabilmente affaticati dalla monotonia dell’agenda estiva. La linguista Castellani Pollidori nel suo già citato “Vezzi e malvezzi dell’italiano contemporaneo”, fin dall’inizio degli anni ‘90, inseriva fra gli esempi più classici di “linguaggio plastico”, linguaggio stereotipato, anche la parola “esodo”. Nel graduale processo di atrofizzazione infatti la parola ha smesso di fornire senso ed è finito nella massa acritica che quotidianamente passa attraverso i media. La sistematica attenzione per il problema, che scandisce puntualmente il calendario civile degli italiani - ha generato non solo un impoverimento dell’agenda informativa - sentiamo sempre le stesse notizie, con il solito morboso tono allarmistico – ma ha favorito la proliferazione di uno stereotipato glossario del viaggiatore medio. La lingua dei media nell’agosto vacanziero inserisce il pilota automatico: “partenze intelligenti”, bollini che cambiano colore, dal rosso al nero e gli immancabili consigli per il viaggiatore (“pasti leggeri”, “pause ogni due ore”, “viaggiare nelle ore più fresche”, “seguire gli aggiornamenti del CIS viaggiare informati”). In attesa del contro-esodo, sereno esodo a tutti!
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