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Ospedale di Guardiagrele all'abbandono

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A seguito di disagi segnalateci dai cittadini, abbiamo voluto constatare la reale situazione in cui versa il nostro ex-ospedale, oggi PTA.

Le disfunzionalità sono evidenti e numerose, a partire dalla Radiologia che da due settimane opera solo dalle 8 alle 14. Questo provoca una concentrazione dei pazienti nella mattinata con conseguente aumento del carico di lavoro che ricade su una sola unità medica che può avvalersi, tra l’altro, di un organico infermieristico in via di depauperazione.

Ci avevano detto che la Radiologia veniva rafforzata, mantenendo l’operatività dalle 8 alle 20 e la reperibilità notturna. ANCORA UNA PROMESSA NON MANTENUTA.

In tutta la ASL le liste di attesa si allungano sempre di più per una TAC o una Radiografia.

Il MAMMOGRAFO è fermo e non funzionante da oltre 1 anno; e sappiamo bene quanto è importante la prevenzione dei tumori al seno.

A questo si aggiungono altri dati sconfortanti:

  • 5 elettrocardiogramma a settimana, non quanti ne servono, ma solo 5, non per mancanza di richieste, ma perché il cardiologo è presente una sola volta a settimana; sappiamo che un appuntamento per un elettrocardiogramma nella ASL arriva anche a 6 mesi;
  • le analisi del sangue riconsegnate in tempi più lunghi poiché a Guardiagrele si fanno solo prelievi, anche un semplice Emocromo viene fatto fuori.
  • L’ambulatorio Diabetologico, che ha numerosi iscritti da tutto il comprensorio, anche da quello chietino, obbliga i pazienti a recarsi due volte nell’arco di una settimana per avere la cura appropriata, sempre perché le analisi vengono restituite dal laboratorio di Chieti dopo alcuni giorni. Questo con enorme disagio in quanto molti pazienti sono anziani ed hanno necessità di accompagnatori;
  • Non è funzionante l’ambulatorio pneumologico e neanche quello geriatrico, le endoscopie e gli interventi di piccola chirurgia quasi pari a zero.

E ancora:

  • personale non ricollocato;
  • strumentazioni mediche lasciate abbandonate ed inutilizzate, e la ASL paga ancora il noleggio e/o la manutenzione periodica anche se non viene fatta;
  • letti e arredi accatastati mentre al pronto soccorso devono utilizzare i lettini delle ambulanze.

Considerata la situazione di NON TUTELA della salute, nonostante lo sforzo degli operatori sanitari, e tenuto conto che le promesse elettorali, sia a livello regionale e sia a livello locale non sono state assolutamente mantenute, anzi completamente disattese e annegate in un silenzio tombale, il gruppo consiliare di PPG ha richiesto un incontro al Direttore Generale ASL e all’assessore regionale alla sanità, Paolucci.

Dopo anni di finte battaglie, assistiamo oggi al totale abbandono del Sindaco Dal Pozzo e di tutta la classe politica regionale dell’ormai ex Ospedale di Guardiagrele.

La cosa ancor più grave e preoccupante è che l’abbandono ed i disservizi si stanno riversando anche sulle altre strutture sanitarie della ASL di Chieti-Lanciano-Vasto: la chiusura dei reparti ad Atessa ed Ortona, le lunghe attese per qualsiasi visita, i pazienti nei corridoi dell’Ospedale di Chieti, le lunghe attese nei Pronto Soccorso, soprattutto in quello di Chieti, pazienti che il 118 preleva e non sa dove portarli perché deve fare il giro delle telefonate per l’Ospedale che ha il posto libero.

E si potrebbe ancora continuare.

 

 

                                                                                                                                   Comunicato stampa Gruppo Consiliare di Minoranza "Progetto per Guardiagrele"

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