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Passioni da “supereroi”: la pallavolo a 360° con Simona Iubatti

La nostra rubrica anche di lunedì

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Una passione destinata a diventare il centro del mondo per la nostra Simona.

Le chiediamo di fare un passo indietro nel tempo, di ricordare l'inizio di questo straordinario legame

con la pallavolo. Un legame diventato ormai inossidabile.

 

Sin da piccola giocavo sotto casa: guardavo i cartoni animati di “Mimì” e “Mila e Shiro” e poi andavo in cortile a rifare ciò che avevo visto. Facevo danza ritmica e non potevo, a quei tempi, portare avanti entrambe le cose.

Più che un primo allenamento ricordo i tornei estivi in piazza S. Francesco: lì mio fratello mi incluse nella sua squadra e fu la prima volta che entrai in un vero campo da pallavolo. Ricordo un'emozione incredibile, il cuore a mille. Toccai una palla: era la palla della mia vita...da allora non l'ho più lasciata.”

 

Non l'ha più lasciata: è diventata parte di sé. Ha iniziato a scorrerle nel sangue, a regalarle le emozioni più belle e le soddisfazioni più grandi.

La pallavolo è diventata il suo cuore.

 

È un gioco veloce, un insieme di azioni, di attimi, e tutti questi attimi sono emozioni continue. Pensare cosa fare, trovare una soluzione, capire di aver fatto la scelta giusta, fare punto...quando le provi non puoi più farne a meno.

La Pallavolo te la senti nel sangue...penso che i mie globuli rossi non siano a goccia ma a forma di palla.”

 

È diventata la sua storia.

O, forse, è meglio dire che lei e la pallavolo sono diventate storia, attimo dopo attimo, partita dopo partita, emozione dopo emozione. Insieme.

 

Qual è stata la partita che mi ha segnato più di tutte? Dovrei rovistare in 27 anni di ricordi e non è facile! C ne sono state tantissime, ma ricordo più momenti che partite, sai, quando hai fatto una bella schiacciata o un muro, dimostrando che non esistono limiti nonostante l' "altezza".

Le soddisfazioni più grandi ora le ottengo più che dal gioco dall'allenare: quando vedi crescere le tue ragazze e le vedi gioire ad ogni punto che fanno...beh, quella è l'emozione più grande, tanto da farti scappare le lacrime.”

 

Difficile riassumere le mille sfaccettature della pallavolo in una parola...o forse no.

Ciò che muove tutto, che permette di vivere al meglio questo sport, non può che essere lei.

La PASSIONE.

 

Dopo tanti anni, tra giocare e allenare, posso dire che il gioco di squadra, l'unione di diversi ruoli, così come dei caratteri che si uniscono per uno stesso scopo, il vincere, il saper perdere, il rialzarsi e ricominciare, palla dopo palla, ti prende il cuore.

E tutto questo è solo PASSIONE!”

 

Una passione di cui non si può, né si potrà mai fare a meno.

È come se si chiedesse a un essere umano di vivere senza ossigeno.

Impossibile prescindere da questo sport: Simona ha dedicato la sua vita a lei, la Pallavolo.

 

La seguo, oltre che da atleta, anche nell'organico della società, da allenatore in palestra, nei progetti scolastici.

L'idea che qualcosa mi allontani da ciò mi spaventa, ma per ora vedo ancora il mio futuro a forma di palla. Certo, vorrei continuare a giocare fino a quando tutte le mie atlete diventeranno compagne di squadra...Scherzo! So che prima o poi dovrò smettere, e allora continuerò ad insegnarla e a trasmettere quello che ha dato a me in tutti questi anni.”

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