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Pretoro-Giovanile Chieti: Vergogna arbitrale e furti

Incontro sportivo imbarazzante e atti vandalici fuori dal campo sportivo

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È domenica, il Pretoro Calcio è pronto ad ospitare la squadra Giovanile Chieti e ad offrire uno spettacolo divertente e agonisticamente corretto al suo pubblico, sempre presente e numeroso. 
L’arbitro designato è Federico Giancristofaro della sezione di Pescara. 
Mister Mancini schiera in campo un 4-3-3: Di Prinzio M., Resta S.(C), D’Angelo D., Parlante M., Scamuffo M., Parente G., Pellegrini S., Micucci M., Pietrantonio D., Di Fulvio P., Della Valle A. 
Con qualche minuto d’anticipo inizia l’incontro che vede un primo tempo privo di gol ma già ricco di episodi affatto professionali. Il direttore di gara ammonisce Resta S e Parente G, fischiando punizioni per la squadra ospite. Della Valle manca il gol in due occasioni, allo scoccare della mezzora l’arbitro fischia il fuorigioco, discutibile, poco prima che Pietrantonio D. tirasse in porta. Mancini chiama il primo cambio, Pietrantonio infortunato esce per Corvo D., il più giovane del gruppo, classe 97, che si saprà far notare nonostante gli altri siano tutti più grandi di lui e con maggior esperienza in campo. Proprio quest’ultimo viene richiamato dall’arbitro per un fallo sul 10 chietino che cade a terra. Finisce così la prima frazione di gioco.
 
Nel parcheggio del campo sportivo, si coglie l’occasione, nuovamente, per danneggiare una macchina rubando degli oggetti al suo interno.
 
Ore 15:57, il secondo tempo inizia e finalmente si sblocca la situazione con il rigore procurato da Di Fulvio e battuto da Della Valle Angelo che sale a quota 15 gol stagionali. Questo secondo tempo, tra i fischi incessanti per le vergognose decisioni arbitrali, mette alla prova Di Prinzio M. tra i pali che non si fa trovare impreparato alle diverse punizioni battute dai bianchi. Proprio nell’area di rigore del Pretoro, Micucci M. riceve un pugno sul viso ma l’arbitro non vede l’accaduto e tutto procede regolarmente. Della Valle sta per esultare, i tifosi sono già in festa per la sua rete ma Giancristofaro decide che il gol non è valido dopo aver ascoltato le contestazioni della squadra ospite. In campo gli animi iniziano ad accendersi con la spinta del nr 11 al locale Scamuffo ma, la scintilla vera scoppia con l’entrata del nr 16. Il giocatore suddetto fa numerosi falli ai danni dei biancoverdi senza essere sanzionato né richiamato. Numerosi sono i falli subiti da D’Angelo a metà del secondo tempo, che lamenta dolori, ma l’arbitro accusa il difensore di casa di simulazioni. Dopo una punizione interessante e due corner per la Giovanile Chieti, Pellegrini batte un calcio d’angolo che Di Fulvio aggancia ma trova le mani del portiere. È discutibile il secondo giallo attribuito a Parente G., che è costretto ad abbandonare il campo lasciando la squadra in 10. Mister Mancini rinforza la difesa, entra Zulli P. facendo uscire Corvo D. Protagonisti degli ultimi dieci minuti di gioco sono Cascarano (11 ospite) e Micucci M. che subisce l’ennesimo fallo. Scoppia una piccola lite tra i due che si risolve senza cartellini. Il 16 tenta il gol e, trovando pronto Di Prinzio decide di colpire anche lui, il campo di gioco è nuovamente scenario di micro risse. Nella rassegnazione più totale della squadra pretorese e della sua tifoseria, Andrea Mancini (nr 9 chietino) trova questa volta spazio tra i pali governati da Di Prinzio e porta la partita sul pareggio. È ancora il nr 16 che ripetutamente cerca di importunare fallosamente Della Valle A., fino a che la palla non passa a Scamuffo che viene messo a terra dal nr 2 davanti agli occhi dell’arbitro che finalmente ammonisce un giocatore ospite. La precisione di Parlante M. trova i piedi di Resta S. che per pochi metri non centra la rete.
Alle 16.46 l’arbitro fischia il termine della partita. È accompagnato negli spogliatoi da fischi e delusione mentre continuano alcune discussioni accese e fisiche tra alcuni giocatori. Si sedano gli animi e il Pretoro rientra negli spogliatoi arrabbiato e indignato come il suo presidente che sugli spalti lamenta la scarsa oggettività e professionalità dell’arbitro designato per questo incontro. Il Mister chiude la quarta giornata di ritorno con queste parole: “La squadra ha dimostrato attaccamento alla maglia e spirito di sacrificio. L'arbitro in confusione ha inciso negativamente sul risultato permettendo agli ospiti ogni tipo di protesta senza alcun tipo di sanzione e, adottando un metro di giudizio opposto nei confronti del Pretoro ha addirittura espulso Parente per una presunta perdita di tempo di 10 secondi. Andiamo avanti con questo spirito onorando la maglia e dando il massimo per la causa. Lotteremo fino alla fine rendendo cara la pelle nonostante gli episodi negativi...forza Pretoro!”.
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