Partecipa a GuardiagreleWeb.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

“Accoglienza migranti”

Condividi su:

Il Prefetto, con l’incontro del 6 Agosto e la successiva lettera del 13, ha invitato i Sindaci della provincia di Chieti a rendersi disponibili per accogliere i migranti, fissando il 20 Agosto come data di risposta.
L’accoglienza dei migranti è una questione importante, sia politicamente che socialmente, e richiede pertanto una DECISIONE PRECISA ED OCULATA, nonché una ferma assunzione di RESPONSABILITÀ.
Il Sindaco, poche ore prima dalla scadenza stabilita dal Prefetto, ha convocato un’assemblea pubblica per “ascoltare il parere della cittadinanza”, esprimendo una posizione non ben definita, ponendo solo dubbi e problemi.
Un gesto lodevole quello di “ascoltare” i cittadini, e che noi di “Insieme si può” condividiamo, ma è necessario avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, in base al proprio ruolo e con il legittimo pronunciamento del Consiglio Comunale.
Sarebbe stato opportuno, come da noi suggerito, convocare un Consiglio Comunale APERTO, ove i cittadini sarebbero potuti intervenire, sintetizzando una presa di posizione chiara dell’organo eletto, il Consiglio Comunale appunto. Quest’ultimo, infatti, non può essere pensato come un ostacolo, una zavorra: il consiglio comunale è il luogo dove gli eletti si assumono un impegno con il voto.
Il gruppo “Insieme si può” è FAVOREVOLE ALL’ACCOGLIENZA, in nome di uno spirito di solidarietà e di integrazione che ci accomuna, non trascurandone le problematiche collegate, in primis la sicurezza dei cittadini.
 GUARDIAGRELE: PAESE SOLIDALE
Non dobbiamo dimenticare il nostro concittadino, Emidio Iezzi, che ottenne il riconoscimento internazionale di “Giusto tra le nazioni” per aver rischiato la vita pur di salvare un ebreo; né dobbiamo scordarci che Guardiagrele si è distinta per aver dimostrato la propria fratellanza  a perseguitati ebrei trasferiti nel campo di internamento.
 GUARDIAGRELE: PAESE DI EMIGRANTI
Guardiagrele non deve dimenticare che la sua storia è caratterizzata da una forte emigrazione: concittadini costretti ad espatriare, lasciando le proprie famiglie, che sanno, quindi, cosa significa essere accolti in terra straniera.

La Storia ci insegna che “dall’altro” abbiamo da imparare, che i maggiori abomini commessi dall'umanità sono stati sempre alimentati dalla paura primordiale del “diverso”.
Le scelte programmatiche, le strategie di governo, la difesa dei diritti di tutti i cittadini passano per un concetto più alto, più nobile, quello dell'UMANITÀ. Se vogliamo essere degni di essere chiamati uomini, non possiamo non essere, prima, umani.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook