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Le piante aromatiche potete coltivarle

Cibo: rubrica di gastronomia a cura di Gino Primavera

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Non avete che l'imbarazzo della scelta, tante sono le piante che danno profumo e sapore ai vostri piatti:

-il prezzemolo sta dappertutto e potete utilizzare quello normale, quello gigante e quello riccio (soprattutto per le guarnizioni);

-il basilico, quello classico genovese, ma anche quello a foglie piccole (la vasanicòla) e, per decorazioni, quello a foglie bronzate;

-l'origano e la maggiorana, piante perenni generose anche con poche cure;

-sulle mente c'è un'ampia scelta, almeno la piperita e quella a foglie rotonde adatta per la preparazione di tisane, sono perenni;

-rosmarino (ve ne sono diverse varietà), timo(c'è anche quello cedrato al profumo di limone), santoreggia, sempre perenni e  rustiche;

-la salvia non può mancare con le sue proprietà antiossidanti e il suo uso in molti piatti; ce n'è anche una a foglie grandi da fare panata e fritta o a foglie variegate per decorazioni;

-qualche pianta di lavanda dà profumi e attira gli insetti pronubi e le farfalle;

-utile e gustosa l'erba cipollina ci dona anche una bella fioritura;

-in una vaso capiente un arbusto di Lippia o cedrina, per ottime tisane;

-se c'è spazio agrumi in vaso, piccoli frutti come lamponi, ribes e mirtilli (vogliono apposito terriccio per acidofile).

 

* Le piante aromatiche da conservare per la cucina si raccolgono col sereno, in assenza di piogge, nel periodo balsamico migliore che coincide con gli abbozzi fiorali.

 Si possono essiccare in mazzetti in luogo aerato e poi conservate in sacchetti di carta o tessuto e tritate al momento dell’uso. Si possono anche tritare finemente in polvere, con o senza sale, e conservate in boccettine di vetro scuro. Per alcune (prezzemolo, basilico) si può usare anche il congelamento: un metodo pratico è tritarle a coltello e pressarle nei contenitori per il ghiaccio dove formeranno dei cubetti che useremo alla bisogna.

 

* Le piante aromatiche usate permettono di usare meno sale, che consumiamo comunemente in eccesso rispetto al nostro fabbisogno con il rischio di aumentare la pressione del sangue; esse danno ai cibi piacevolezza rendendoli più gradevoli e spesso anche più digeribili.

 

• Le piante aromatiche fresche si utilizzano nei piatti a fine cottura perché cuocendole troppo i principi attivi e gli aromi che contengono volatilizzano con il vapore.

 

Gino Primavera, abstract dal libro “Mangio la foglia” tra poco nelle librerie

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