Il Comitato "No alla discarica di Casacanditella" informa i cittadini sullo stato dei fatti

16/07/2014
Comunicati Stampa
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Due mesi passati a reperire la documentazione, a studiare le carte, a confrontarsi con esperti del settore e a
produrre documenti seri e circostanziati di contrasto al progetto. Da questo lavoro è venuto fuori un corposo
documento di "osservazioni al progetto", che intendiamo utilizzare per aprire gli occhi sulla reale natura del
sito prescelto a chi andrà a valutare il progetto in sede di Valutazione di Impatto Ambientale. Il documento,
che affronta temi strettamente tecnici e che è stato redatto con la collaborazione e la supervisioni di esperti
del settore geotecnico e ingegneristico, lo teniamo in serbo in attesa degli eventi. Infatti il progetto giace,
ormai da marzo, a prendere polvere sugli scaffali degli uffici regionali, poichè la società Casabella non ha
ancora prodotto le integrazioni richieste dalla commissione regionale. Naturalmente il Comitato non ritiene di
dover dare utili suggerimenti ai nostri avversari divulgando le "osservazioni al progetto" e per questo
comprenderete la nostra riservatezza in materia.
Altro capitolo riguarda i rapporti con il Comune di Casacanditella, al quale il Comitato in data 20/05/2014 ha
fatto richiesta di accesso agli atti. L'amministrazione ha comunicato la disponibilità a farci visionare i
documenti in data 17/06/14, e il 28/06/14, una delegazione del Comitato, li ha ritirati.
La documentazione contiene l'attività di consiglio comunale in materia di discarica e la corrispondenza tra il
Comune e la Ditta Maio, che ha proposto il progetto attraverso la società Bleu S.r.l.
Dalla documentazione emergono numerosi spunti di riflessione e una bizzarra tempistica per quanto
riguarda la corrispondenza.


Il primo approccio della Maio risale infatti al 7 marzo 2012 quando, con una richiesta di parere di massima,
informa il Comune di voler acquisire terreni nel proprio territorio per realizzare l'impianto. A Tale richiesta il
Comune risponde dopo un giorno, chiedendo di fornire una documentazione di dettaglio del progetto per
poter meglio valutare e quindi esprimersi in merito al parere richiesto.Alla fine, dopo qualche aggiustamento
al progetto (vedi richiesta di eliminazione di qualche codice CER), in data 24/04/12, ovvero a distanza di
poco più di un mese il consiglio comunale rilascia all'unanimità parere favorevole alla realizzazione alla
localizzazione dell'impianto.
La delibera è stata adottataallegando il parere favorevole da parte del tecnico comunale redatto il giorno
stesso del consiglio, ma senza allegare un parere igienico sanitario e senza nessuna consulenza da parte di
tecnici esterni ed indipendenti. Il parere igienico sanitario è stato richiesto ben 20 mesi dopo, ovvero in data
21.12.2013 e rilasciato (favorevolmente) in data 23.12.2013 dal Dott. Ernesto Cristiano.
Inoltre tutto il procedimento è stato portato avanti senza informare e coinvolgerela popolazione attraverso
alcun mezzo di comunicazione.


A dire il vero il Sig. Sindaco una dichiarazione l'aveva rilasciata, precisamente sul periodico La Torre, in
un'eloquente articolo dal titolo "Una discarica per sanare le casse comunali", dove parlava degli effetti
salvifici di un impianto di circa 10 ettari adibiti a discarica per rifiuti, tra i quali anche di natura industriale non
pericolosi. Data dell'articolo? Novembre 2011, ben precedente al "primo approccio" ufficiale della ditta Maio
del 7 marzo 2012. In pratica c'era già un accordo di massima, con relativa stima del ritorno economico per il
Comune che doveva essere compreso tra i 600 e gli 800 mila euro all'anno (fonte “La Torre”). Ma ancor più strana è la richiesta di riperimetrazione della Zona di Ripopolamento e Cattura che il Comune
inoltra alla Provincia di Chieti, con motivazione di un insediamento produttivo non specificato, il 16/12/11,
quasi tre mesi prima di qualsiasi atto ufficiale che presentasse l'eventualità di localizzarvi l'impianto. Cioè
ufficialmente nessuno sapeva delprogetto discarica in località Montevecchio, ma si faceva una richiesta
ufficiale di ridefinire il perimetro della zona di rispetto venatorio motivandola con l'impianto di un sito
produttivo. La provincia accoglie la richiesta con 19 voti favorevoli, 5 contrari e 6 astenuti, senza peraltro
chiedere lumi sulla reale destinazione dell'area, ma subordinando la propria delibera all'approvazione da
parte della Regione Abruzzo, che non è mai pervenuta.
Una parola in più va spesa per la documentazione tecnica allegata al progetto di cui il Comune è in
possesso. Essa, stando agli atti richiesti e visionati,è in effetti fortemente incompleta e manca ad esempio
della Relazione geotecnica, della Relazione sismica, della Relazione idrogeologica, della Relazione
agronomica, della Relazione sull'inquinamento acustico, del monitoraggio dell'acqua di falda, del
monitoraggio dei flussi veicolari... tutto materiale depositato dalla Bleu e reperibile sul sito dello "sportello
ambiente" della Regione Abruzzo.


Quindi la domanda è: come ha fatto l'amministrazione a chiedere pareri tecnici esterni, come affermato dal
sindaco nel Consiglio Comunale del 12/06/14 "sono convinto e sicuro della bontà del progetto perchè non ho
trovato un tecnico che mi ha sconsigliato di attuarlo...", se non è in possesso della documentazione completa
del progetto?
Il seguito è storia recente: il malumore popolare, la costituzione del Comitato "No alla discarica di
Casacanditella", la fuoriuscita dall'amministrazione di tre consiglieri, tra cui il vicesindaco, il pronunciamento
della commissione per la valutazione di impatto ambientale che chiede integrazioni, la dichiarazione di
contrarietà da parte di quasi tutti i comuni limitrofi, la contestata assemblea pubblica presso la sala
consigliare...
A questa vera e propria rivolta contro le decisioni prese dall'alto e all'oscuro dei cittadini il Sig. Sindaco si
prende la responsabilità di fare un completo dietrofront, quando in data 14 aprile 2014annuncia di aver
bloccato il progetto e che la discarica non si farà. Poi con una inversione di 180°, invia la famosa lettera alla
cittadinanza del 12 maggio 2014, dove dichiara che fermerà il progetto se e solo se i detrattori saranno in
grado di fornire una perizia tecnica che affermi la pericolosità dell'impianto per la popolazione.
A proposito: non c'è nessun atto formale, lettera o altro che documenti la richiesta di fermare il progetto
inviata dal sindaco alla società proponente. Infatti il progetto non è affatto fermo e non è stato abbandonato il
proposito di impiantare la discarica a Casacanditella.
Infine c'è il nostro rapporto con la popolazione. Come sapete abbiamo chiesto a tutti di firmare la petizione
contro la discarica e ringraziamo vivamente tutti quelli che lo hanno fatto.Attualmente oltre 1500cittadini
hanno sottoscritto la petizione, di cui oltre 700 residenti nel comune di Casacanditella, ovvero la
maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.
Per questo chiediamo al Sig. Sindaco di prendere atto della volontà popolare e di rispondere con i fatti al
dissenso certificato dalla petizione!


Salutandovi cogliamo l'occasione per ringraziare tutti i cittadini che ci sostengono e che appoggiano le nostre
azioni, ma invitiamo tutti a non cedere alla tentazione di abbassare la guardia sull'argomento. Ricordate che
il progetto è ancora in corsa perchè non è affatto sparito dagli atti della Regione Abruzzo e che il Comune di
Casacanditella non ha preso alcuna posizione contro la discarica, se non "a chiacchiere".
Noi ci fermeremo solo quando queste due condizioni si concretizzeranno.Continueremo a vigilare e a
difendere il territorio da questa sciagura.


Il comitato: NO alla discarica di Casacanditella

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